Maggio 1968. Scoppio della contestazione studentesca. Aldo Vaira ha 15 anni e si unisce al gruppo di giovani manifestanti che ha invaso le strade di Torino. Forse la storia avrebbe preso un’altra piega, se Aldo non fosse stato scoperto dal padre e mandato subito a Barolo a trascorrere l’estate nel podere dei nonni, lontano dai guai.
Quei mesi trascorsi tra le vigne ei campi accendono il sogno: una vita trascorsa nella bellezza e nella libertà della natura.
Aldo è ancora minorenne e la sua scelta controcorrente è uno choc negli anni del miracolo economico e dello spopolamento delle campagne. Nel 1971 entra in Suolo e Salute, diventando un pioniere dell’agricoltura biologica in Piemonte. L’annata 1972 è dura. Di fronte all’unica apparente possibilità di lasciare i grappoli sulla vite, Aldo non si arrende e vinifica le sue prime bottiglie.
L’energia degli esordi è tutta raccolta nella nota che ancora è scritta sulla prima pagina del Marescalchi, il manuale universitario di enologia: fantasia all’opera.
60
450.000